
La qualità dell’aria è più che mai un tema importante. Il cambiamento climatico fa aumentare la frequenza degli incendi boschivi e la concentrazione di pollini nell’aria, ma dal canto nostro produciamo sempre più sostanze inquinanti e passiamo sempre più tempo in casa con la famiglia e gli animali domestici.
Sono queste le ragioni per cui le aziende producono purificatori d’aria di ogni forma, dimensione e tecnologia, anche se funzionano quasi tutti allo stesso modo. Vediamo cosa fanno e come funzionano.
Cosa sono i purificatori d’aria?
Un purificatore d’aria è un dispositivo che aspira l’aria e rimuove il particolato mentre questa lo attraversa, quindi la espelle. In teoria, i purificatori d’aria dovrebbero rimuovere le sostanze irritanti e nocive per la salute, come pollini, composti organici volatili (COV) e virus.
I purificatori d’aria sono utili per chi soffre di allergie al polline o al pelo degli animali domestici e per chi vuole ridurre i cattivi odori in casa. Eliminando questi problemi, si può migliorare la salute e, soprattutto, il sonno.
Come funzionano i purificatori d’aria
I funzionamento dei purificatori d’aria segue tre fasi fondamentali: aspirazione dell’aria, filtraggio ed emissione di aria pulita.
Fase 1: il purificatore d’aria aspira l’aria

Generalmente, un purificatore d’aria aspira l’aria dall’ambiente circostante tramite una ventola o una carica statica. La velocità con cui aspirano l’aria viene spesso indicata in CFM, ovvero piedi cubi al minuto, l’unità di misura in uso negli Stati Uniti.
Fase 2: l’aria attraversa i filtri

Nella maggior parte, i purificatori d’aria hanno un filtro realizzato con materiali come fibra di vetro o gommapiuma, poroso e con fori abbastanza grandi da consentire il passaggio dell’aria, ma abbastanza piccoli da trattenere le particelle.
Alcuni purificatori d’aria usano anche altri sistemi per eliminare le particelle più sottili e i microrganismi, come la carica statica o persino il plasma.
Fase 3: l’aria pulita viene reimmessa nell’ambiente

Dopo essere passata attraverso il filtro, l’aria viene reimmessa nell’ambiente, solitamente tramite un ventilatore che la soffia verso l’alto, anche se ci sono alcuni modelli che la espellono lateralmente. Il volume d’aria che un purificatore è in grado di rilasciare viene spesso chiamato tasso di erogazione dell’aria pulita, o CADR.
Tecnologie di purificazione dell’aria
Filtro meccanico (HEPA)
È questo il tipo di filtro che cattura le particelle grazie alla sua porosità, tale da permettere il passaggio dell’aria ma non delle particelle. I filtri meccanici più diffusi sono quelli HEPA. Si tratta dei filtri dalla gamma maggiormente varia.
I modelli di fascia alta, come gli HEPA-14, sono di categoria sanitaria e sono in grado di rimuovere gli agenti patogeni dall’aria, mentre quelli di fascia bassa rimuovono solo la polvere. L’ampia varietà di modelli disponibili è sia il principale vantaggio che il principale svantaggio dei filtri meccanici.
Filtri ai carboni attivi
I filtri ai carboni attivi sono solitamente filtri meccanici con carbonio inserito nel materiale filtrante. Il carbone attivo si crea sottoponendo il carbonio a gas o a sostanze chimiche riscaldate per farne espandere la superficie riducendo il volume dei pori. Si tratta di una soluzione ottimale per eliminare gli odori, ma il costo è più elevato rispetto ai filtri meccanici tradizionali e la durata è inferiore.
Elettrostatici
Gli ionizzatori bombardano di ioni negativi l’aria che li attraversa, quindi una piastra caricata positivamente attira le particelle.
Alcuni ionizzatori si limitano a caricare l’area circostante per far precipitare le particelle dall’aria. I purificatori d’aria elettrostatici non hanno ventole, quindi possono essere molto silenziosi, ma producono ozono, elemento irritante per l’essere umano, in particolare per chi soffre d’asma.
Lampade UV-C
I raggi UV, nelle loro varie forme, sono usati per uccidere i germi alterando il materiale genetico di cui si nutrono. Secondo le ricerche che abbiamo letto, le lampade UV-C hanno un’efficacia ridotta. Inoltre, consumano tanta energia e, in ogni caso, la maggior parte dei germi presenti nell’aria resiste ai raggi ultravioletti.
Quanta elettricità consuma un purificatore d’aria
Energy Star dichiara che un purificatore d’aria medio consuma 450 kWh all’anno, ma la cifra è leggermente falsata perché nel calcolo sono inclusi sia dispositivi da 35 kg con umidificatore integrato che apparecchi portatili più piccoli.
Se si considerano solo i modelli destinati a una persona o a una stanza, il dato si aggira intorno ai 150-250 kWh all’anno, ovvero circa un terzo di quello di un frigorifero di medie dimensioni. Un purificatore d’aria consuma ancora meno energia se si tratta di un modello che ha un sensore di attivazione della ventola in caso di diminuzione della qualità dell’aria o se lo si utilizza solo per un periodo dell’anno.
Inoltre, è bene ricordare che i purificatori d’aria con tecnologia elettrostatica o a raggi UV-C consumano in genere più energia.
I purificatori d’aria sono efficaci?
I purificatori d’aria sono molto efficaci se si acquista un modello adatto alle proprie esigenze. Ad esempio:
- Se si vuole ridurre la presenza di allergeni come il polline e il pelo degli animali domestici, un purificatore d’aria con filtro HEPA risulterà efficace.
- Se serve un purificatore che aiuti a ridurre i cattivi odori, sarà meglio sceglierne uno con filtro ai carboni attivi.
- I filtri elettrostatici sono ottimi per eliminare le particelle più sottili, ma non sono molto efficaci contro i COV.
È inoltre necessario assicurarsi che le dimensioni dell’unità acquistata siano adeguate all’ambiente in cui verrà utilizzata: ad esempio, non si potranno ridurre le allergie se si pretende che un purificatore d’aria da scrivania ripulisca l’aria di un’intera stanza.
Infine, è necessario tenere conto delle proprie aspettative. I purificatori d’aria non rimuovono l’anidride carbonica dall’aria, né producono ossigeno; possono ridurre le malattie veicolate attraverso l’aria, ma solo se si acquista un modello dotato di filtro per uso medico. Tra l’altro, poiché non si vive in ambienti sigillati, non è possibile eliminare il 100% degli inquinanti e delle particelle.
È possibile ottimizzare l’efficacia del purificatore d’aria pulendo regolarmente con l’aspirapolvere e mantenendo puliti gli animali domestici.

