È uno dei tipi di microfono di cui si parla meno, soprattutto al di fuori degli ambienti professionali, ma se ti è capitato di assistere a una trasmissione televisiva o a una performance teatrale e ti sei domandato o domandata come facesse l’audio a risultare così chiaro e limpido, senza che il microfono fosse visibile, hai già incontrato il microfono lavalier.
Piccoli, discreti e spesso nascosti grazie a clip fissate sugli abiti, i lavalier sono progettati per acquisire un audio vocale nitido senza dare nell’occhio e risultano perfetti per tutte le situazioni in cui ti occorre avere le mani libere e il microfono deve essere invisibile.
I lavalier sono stati un punto fermo per decenni e negli ultimi anni stanno attraversando una piccola trasformazione. I microfoni lavalier non sono più usati solo negli studi televisivi e per gli eventi teatrali: nell’era di YouTube, TikTok e Instagram Reels, sempre più persone si orientano sui lavalier per la creazione di contenuti quotidiani e per i vlog occasionali.
Sono portatili, comodi e in grado di offrire un audio sorprendentemente buono se usati correttamente e quest’ultimo aspetto è particolarmente importante. Infatti, benché i microfoni lavalier possano sembrare fantastici, non sono magici; e scegliere quello giusto e usarlo nel modo corretto può fare la differenza tra un audio professionale e un caos di suoni ovattati.
Esaminiamo i vantaggi dei microfoni lavalier, analizziamo gli aspetti in cui possono essere carenti e scopriamo come sceglierne uno che soddisfi davvero le tue esigenze.
In quali situazioni i microfoni lavalier sono capaci di dare il meglio?
I vantaggi principali di un microfono lavalier sono le sue dimensioni e la sua praticità. In generale, sono i microfoni con fattore di forma più ridotto tra quelli presenti sul mercato e questo aspetto può rivelarsi davvero utile. Anziché tenere un microfono davanti alla bocca, montarlo su un supporto o affidarsi a un microfono shotgun (direzionale) piazzato su un’asta, puoi semplicemente fissare il lavalier sui tuoi abiti e dimenticartene. Questo ti lascia la libertà di gesticolare in modo naturale, maneggiare oggetti di scena o muoverti senza preoccuparti di rimanere vicino a un microfono da tavolo.
Inoltre, i lavalier sono pensati per essere discreti e i migliori possono mimetizzarsi alla perfezione con il tuo abbigliamento. Ecco perché sono da tempo la scelta preferita di presentatori, attori, relatori pubblici e chiunque non voglia che il microfono diventi parte della performance. Negli ultimi tempi, persino i creatori di contenuti si sono lasciati influenzare da questa tendenza, anche se raramente li si vede intenti a cercare di nascondere il microfono. Infatti, molti lo integrano nel loro stile, fissandolo su cappelli, occhiali o montandolo su oggetti assurdi nei modi più tradizionali.
Un altro vantaggio è la mobilità e per questo motivo i lavalier sono diventati un punto fermo per i creatori di contenuti brevi.. Molti lavalier moderni sono unità multifunzione che si collegano in modalità wireless a un ricevitore, al telefono o persino direttamente a una telecamera. Queste possibilità li rendono ideali per registrare durante una camminata, filmare in luoghi affollati o seguire eventi dal vivo senza essere vincolati a una posizione fissa.
In quali casi i microfoni lavalier non sono la scelta ideale?
Per quanto comodi, questi microfoni non sono la soluzione universale per ogni esigenza di registrazione e non devi considerarli la scelta predefinita in senso assoluto.. Se il tuo obiettivo principale è una registrazione vocale di qualità professionale per podcast, doppiaggi, voci fuori campo o streaming, un microfono a condensatore o dinamico di dimensioni più generose offrirà generalmente un suono più ricco, pieno e dettagliato. I lavalier tendono ad avere capsule più piccole, che li rendono adatti a situazioni neutre, ma meno sensibili alla profondità e alle sfumature della voce.
Inoltre, ricevono suoni da una gamma leggermente superiore rispetto ai microfoni portatili o a braccio, e possono introdurre rumori indesiderati aggiuntivi nella registrazione. Un lavalier è fissato sui vestiti e non viene direttamente posizionato davanti alla bocca e perciò acquisisce in modo naturale una parte maggiore dell’ambiente sonoro circostante. Questo è accettabile se stai filmando in uno spazio silenzioso, come uno studio professionale; ma se ti trovi in un bar rumoroso o all’aperto in una giornata ventosa, l’audio risentirà probabilmente di rumori di fondo. Le moderne soluzioni per i creatori di contenuti spesso cercano di contrastare questo problema con l’elaborazione integrata e talvolta persino con l’assistenza dell’IA, ma un audio pulito e naturale risulterà sempre migliore.
Infine, per ottenere i migliori risultati è necessario posizionare i lavalier con una certa attenzione e cautela. Se li tieni troppo lontani dalla bocca, la voce suona sottile e distante. Se li fissi troppo vicino alla bocca, il suono si distorce rapidamente. Se li agganci sotto i vestiti, rischi di registrare fruscii o suoni attutiti. Non sono problemi insormontabili, ma vale la pena tenerli a mente prima di intraprendere questa strada.
I creatori di contenuti dovrebbero usare un microfono lavalier?
Negli ultimi anni, i lavalier hanno trovato un pubblico del tutto nuovo tra gli YouTuber, i video blogger e i creatori di TikTok. I kit lavalier wireless ora permettono di acquisire un audio di buona qualità direttamente su una fotocamera o uno smartphone senza configurazioni complicate. I piccoli trasmettitori wireless possono essere agganciati alla cintura, messi in tasca o persino fungere anche da microfono.
Per i creatori indipendenti, i lavalier sono una scelta particolarmente interessante perché consentono il libero movimento durante la registrazione. I canali dedicati alla cucina possono dimostrare le ricette senza che lo chef resti bloccato dietro un bancone. I video blogger che si occupano di viaggi possono narrare mentre camminano attraverso un mercato. Gli istruttori di fitness possono impartire le direttive senza dover urlare da una parte all’altra della sala.
Microfoni lavalier cablati e wireless
La scelta in questo caso dipende principalmente dal budget e dalle situazioni di utilizzo, perché i pro, i contro e l’esperienza di un microfono lavalier valgono per entrambe le tipologie. La domanda è semplice: come intendi utilizzare il tuo nuovo microfono lavalier?
I lavalier cablati sono economici e pratici. Sono la scelta più semplice e affidabile, anche se presentano un evidente svantaggio. Un microfono lavalier cablato solitamente usa un cavo ausiliario da 3,5 mm e si collega direttamente al dispositivo di registrazione, che può essere una telecamera, un registratore audio o uno smartphone.
Oggi questi microfoni si possono acquistare a poco prezzo e hanno il vantaggio di non richiedere alimentazione esterna, batterie o associazione a qualche periferica. L’evidente svantaggio, tuttavia, è che l’utilizzatore è fisicamente vincolato al dispositivo tramite un cavo, che limita i movimenti e diventa un pericolo di inciampo se non si presta la dovuta attenzione. Per le interviste con partecipanti seduti attorno a un tavolo, è improbabile che questo costituisca un problema, specie se si dispone di un cavo sufficientemente lungo, ma per le registrazioni effettuate quando si è in giro? Probabilmente è meglio evitare tale soluzione.
I microfoni lavalier wireless sono l’opposto: offrono piena libertà di movimento, ma l’investimento necessario è notevolmente più elevato. I tradizionali microfoni lavalier wireless sono in realtà leggermente cablati, poiché usano un cavetto collegato a un trasmettitore fissato ai vestiti o infilato in una tasca. Tuttavia, i modelli più moderni, pensati per i creatori, raggruppano tutto insieme e ora si trovano spesso microfoni lavalier un po’ più ingombranti, ma che fungono anche da trasmettitore.
Sono ottimi per registrazioni in situazioni dinamiche, interviste in movimento o riprese in spazi più ampi. Lo svantaggio è che i sistemi wireless costano parecchio, richiedono la ricarica o le batterie e talvolta possono subire interferenze in ambienti affollati.
Specifiche importanti da tenere in considerazione
Per l’acquisto di un microfono lavalier, si applicano comunque tutti gli stessi principi fondamentali, ma i lavalier presentano anche alcuni fattori più specifici. Esaminiamo i dettagli principali e i numeri che contano davvero e scopriamo le caratteristiche che dovresti cercare.
Tipo di connettore
Sembra un dettaglio semplice, ma è facile lasciarsi ingannare. Verifica che il microfono che stai valutando possa collegarsi effettivamente al tuo dispositivo esistente (o a un nuovo dispositivo che intendi acquistare insieme). Di solito si trovano ancora microfoni lavalier cablati che usano una presa ausiliaria da 3,5 mm, una porta ormai non più presente su molti telefoni e dispositivi moderni.
Per fortuna aumenta il numero di opzioni USB-C, che possono rappresentare una scelta migliore, e si trovano molti microfoni lavalier con jack XLR e Mini XLR anche per attrezzature più professionali.
I microfoni lavalier wireless pensati per i creatori di contenuti tendono a collegarsi direttamente ai telefoni, quindi verifica che l’abbinamento sia effettivamente supportato. Se usi un vecchio dispositivo Apple con connettore Lightning, potresti imbatterti in limitazioni delle opzioni disponibili. Alcuni dispositivi offrono entrambe le opzioni, ma quelli nuovi richiedono in prevalenza una connessione USB-C. Certo, esistono gli adattatori, ma così iniziamo a intaccare la semplicità della scelta di un microfono lavalier wireless.
Lunghezza del cavo
Pure questo è un aspetto ovvio, ma se consulti per ore una serie di annunci quasi identici poi rischi facilmente di commettere un errore. I microfoni lavalier cablati di solito offrono due tipologie, una progettata per la connessione a un trasmettitore, anch’esso collegato all’utente, una progettata per il collegamento diretto alla telecamera o al dispositivo di registrazione.
Quindi, mentre un lavalier cablato con un cavo da un metro può andare bene in alcune situazioni, è inutile se durante un’intervista la telecamera è a diversi metri di distanza. Controlla con attenzione la lunghezza del cavo e assicurati che sia adatta alla tua configurazione.
Diagramma polare
La maggior parte dei lavalier utilizza un modello di ricezione omnidirezionale, che consente di acquisire il suono da tutte le direzioni. Utile per una registrazione vocale uniforme anche se giri la testa; ma il microfono cattura più rumori di fondo. Alcuni lavalier hanno un diagramma cardioide, ovvero si concentrano solo sui suoni frontali. Questa soluzione è ottima per una maggiore selezione dell’audio, ma risulta più sensibile al posizionamento se si vogliono ottenere i migliori risultati.
Risposta in frequenza
Si tratta della porzione di spettro audio che il microfono può acquisire. I differenti tipi di suoni si situano in punti diversi dello spettro e per il parlato occorre considerare principalmente le frequenze medie e alte. Con questo non intendo dire che bisogna escludere del tutto le basse frequenze, poiché se evitare di scendere troppo in basso aiuta sì a proteggere la registrazione dai fastidiosi ronzii di sottofondo, un microfono che attenua troppo i bassi può rendere sottili le voci. Si può sempre cercare di ottimizzare un po’ le estremità, ma suggerisco di preferire una frequenza minima di circa 50 Hz e una massima di 20 kHz.
Qualità costruttiva
I lavalier hanno vita dura. Vengono fissati a ogni tipo di tessuto, strattonati tirando i cavetti e infilati in tasca. Una clip robusta, un cavo rinforzato e un alloggiamento solido del microfono faranno una grande differenza nel garantirne la durata. Alcuni sistemi wireless impiegano anche un ingegnoso sistema di montaggio magnetico che alla lunga può rivelarsi più affidabile. Per farti un’idea della qualità costruttiva, dovrai affidarti alle prove e alle recensioni pubblicate sui social : una volta ristretta la tua ricerca, leggi cosa raccontano gli altri sulla loro esperienza.
Durata della batteria e ricarica
Non c’è niente di peggio che affidarsi a un lavalier wireless e vederlo scarico a metà di una sessione di registrazione. Verifica la durata nominale della batteria indicata nelle schede dei prodotti ma se vuoi un consiglio prendila con le pinze e riducila mentalmente del 10-15% per ottenere un’autonomia giornaliera più realistica. Detto questo, è vero che molti lavalier sono in grado di fornire quasi un’intera giornata lavorativa con una singola ricarica, quindi è improbabile che la batteria rappresenti un problema serio per la maggior parte delle sessioni.
La velocità con cui il tuo lavalier wireless effettua la ricarica è quasi altrettanto importante del tempo impiegato per scaricare la batteria. Alcuni microfoni assicurano la ricarica rapida: bastano pochi minuti di alimentazione per un’altra ora o più di registrazione, utile se ti trovi a corto di carica sul campo.
Accessori inclusi
Anche se puoi sempre integrare e ampliare la configurazione del tuo microfono in un secondo momento, è piacevole avere a disposizione tutte le funzioni insieme ed essere pronti a partire. Scegli microfoni lavalier che includano una qualche forma di schermo antivento (una piccola copertura morbida o in materiale spugnoso), un accessorio essenziale per ridurre le consonanti esplosive e il rumore del vento. Anche una borsa per il trasporto, una custodia di ricarica o una prolunga possono essere utili.