Sei in ritardo per il lavoro, il treno sta arrivando in stazione e devi scattare su per due rampe di scale trasportando il tuo monopattino elettrico. È qui che il peso del tuo mezzo all’improvviso diventa molto reale.
I monopattini elettrici leggeri risolvono il problema fondamentale che tormenta i pendolari fin dal primo giorno: come assicurarsi una vera portabilità senza sacrificare tutte le funzionalità che rendono utile un monopattino? La risposta consiste nel capire esattamente a cosa si è disposti a rinunciare e su quali caratteristiche non si può assolutamente scendere a compromessi.
Quando parliamo di “leggerezza” nel mondo dei monopattini, in genere ci riferiamo a mezzi sotto i 18-20,5 kg. Per mettere le cose in prospettiva, un monopattino elettrico medio pesa circa 22-27 kg. Questa differenza di 4-9 kg diventa enorme quando sei tu a doverlo sollevare.
Tuttavia, i monopattini leggeri presentano una serie di sfide. Il peso inferiore solitamente significa batterie più piccole, motori meno potenti e talvolta una struttura più fragile; il trucco sta nel trovare il punto ideale in cui la portabilità incontra la praticità.
Comprendere le categorie di peso dei monopattini elettrici
I monopattini elettrici leggeri rientrano in tre categorie principali, ognuna con caratteristiche e compromessi distinti.
Ultraleggeri (meno di 13,5 kg)
Questi campioni dei pesi piuma mettono al primo posto la portabilità. Li puoi trasportare con una mano, caricarli nel bagagliaio dell’auto o trascinarli su per le scale senza problemi.
Ma c’è un inghippo. Dal punto di vista tecnico, sono equipaggiati con batterie più piccole (144-300 Wh), motori modesti (250-350 W) e autonomie che si aggirano tra gli 11 e i 24 km in condizioni reali. Alcuni limiti massimi sembrano superiori a quelli tipici della categoria, perché talune marche hanno fatto di tutto per offrire il massimo ritorno sull’investimento in pacchetti ultraleggeri.
Ecco una panoramica delle specifiche che ci si può attendere, sulla base di dati verificati nel mondo reale:
I monopattini ultraleggeri sono perfetti per brevi tragitti, collegamenti dell’ultimo miglio o situazioni in cui l’utente trasporta frequentemente il monopattino. Sono perfetti per chi abita in un appartamento e trasporta il proprio mezzo su diverse rampe di scale o per i pendolari che utilizzano più mezzi di trasporto.
Molto leggeri (13,5-18 kg)
Questa fascia di peso offre il miglior equilibrio per la maggior parte degli utilizzatori. I modelli dispongono di batterie decisamente più grandi (216-624 Wh), motori più potenti (250-1000 W) e autonomie che possono arrivare a 48 km. I 4 kg e mezzo in più rispetto ai modelli ultraleggeri assicurano prestazioni e caratteristiche notevolmente migliori.
Ecco una panoramica delle specifiche che ci si può attendere, sulla base di dati verificati nel mondo reale:
I monopattini molto leggeri possono affrontare tragitti più lunghi e salite moderate e offrono una riserva di potenza sufficiente a non darti l’impressione di spremere costantemente l’acceleratore. Sono comunque maneggevoli da trasportare, anche se la differenza di peso si sente sicuramente durante i trasporti a mano più lunghi.
Leggeri (18-20,5 kg)
Situati al limite superiore della leggerezza, questi monopattini allargano i confini di ciò che si può considerare portabile, offrendo al tempo stesso prestazioni simili a quelle dei modelli di dimensioni standard.. Una capacità della batteria da 360 a 650 Wh e motori da 500 W+ diventano caratteristiche comuni. Alcuni modelli sono dotati inoltre di doppie sospensioni, ruote più grandi o materiali costruttivi di alta qualità.
Ecco una panoramica delle specifiche che ci si può attendere, sulla base di dati verificati nel mondo reale:
Il compromesso è ovvio: i modelli da 20,5 kg si avvicinano al limite in cui l’occasionale trasporto a mano diventa un allenamento intensivo. Ma per gli utilizzatori che occasionalmente hanno bisogno di caratteristiche leggere, pur dando priorità alle prestazioni quotidiane, questa categoria è la scelta giusta.
Il peso ideale: Come regola generale, se desideri un monopattino elettrico trasportabile senza fatica, scegli a un monopattino che non superi il 25% del tuo peso corporeo. Con un peso maggiore, avrai timore di ogni sollevamento. Ad esempio, se pesi 72 kg, un monopattino da 18 kg è il tuo limite per un facile trasporto.
Meccanismi di ripiegamento e portabilità
Il peso rappresenta solo una delle due variabili della portabilità. Il modo in cui un monopattino può essere ripiegato e il suo ingombro una volta chiuso spesso contano più dei chili effettivi quando ci si muove in spazi stretti o su mezzi di trasporto affollati.
Ripiegamento base dello stelo del manubrio
Il meccanismo di ripiegamento più comune usa una leva alla base del manubrio per abbassarne lo stelo verso la pedana, Creando una forma triangolare funzionale ma che può risultare scomoda da trasportare. La distribuzione del peso diventa irregolare, con la maggior parte della massa concentrata verso la parte posteriore.
Il ripiegamento dello stelo del manubrio è rapido e semplice: in genere richiede meno di 10 secondi. Lo svantaggio è che l’ingombro da chiuso non è particolarmente compatto e trovare una posizione di trasporto comoda richiede un po’ di esperimenti.
Giunti a sbalzo/giunti con stelo del manubrio parallelo
I monopattini leggeri più sofisticati utilizzano giunti a sbalzo che permettono di ripiegare lo stelo del manubrio in posizione parallela alla pedana, creando una struttura piatta e rettangolare. Questa possibilità migliora notevolmente la distribuzione del peso e rende il monopattino molto più facile da trasportare o da spostare una volta ripiegato.
La procedura di ripiegamento richiede più tempo e spesso prevede l’uso di ganci di sicurezza secondari, ma il risultato è davvero notevole. I giunti a sbalzo possono ridurre l’altezza da chiuso fino al 33% rispetto al ripiegamento base dello stelo, con un notevole vantaggio nel trasporto e nello stoccaggio.
Semimanubri ripiegabili
Alcuni monopattini leggeri migliorano ulteriormente la portabilità grazie ai semimanubri che si ripiegano verso l’interno, parallelamente allo stelo del manubrio. Questa caratteristica può ridurre la larghezza da chiuso fino al 70%, trasformando un monopattino scomodo da manovrare in qualcosa di veramente compatto.
I semimanubri pieghevoli sono disponibili in due varianti: a vite (occorrono 20-30 secondi per ripiegarli ma assicurano un collegamento particolarmente rigido) e a sgancio rapido (si ripiegano all’istante ma col tempo potrebbero allentarsi). Entrambe le varianti presentano alcuni vantaggi, a seconda della frequenza di utilizzo.
Steli telescopici del manubrio
I piantoni del manubrio regolabili in altezza svolgono una doppia funzione: consentono di personalizzare la posizione di guida per il massimo comfort e possono ridurre la lunghezza del monopattino quando completamente ripiegato. Questa caratteristica è particolarmente utile per le famiglie con più utenti di diversa altezza.
I meccanismi telescopici di qualità includono chiare indicazioni dell’altezza e robusti sistemi di bloccaggio. Le versioni economiche potrebbero oscillare o addirittura cedere sotto carico, per cui vale la pena pagare un extra per un modello realizzato in modo correttamente stabile.
Il compromesso tra batteria e peso
La sfida maggiore nella progettazione dei monopattini leggeri è la capacità della batteria. Le celle agli ioni di litio forniscono una densità energetica fissa: una maggiore autonomia richiede un maggior numero di celle, che fanno aumentare il peso.
Valutazione realistica della capacità della batteria

Come illustrato nel grafico, i monopattini con batterie più grandi tendono a pesare di più. Più batterie significa più peso: è il compromesso che si deve affrontare quando si cerca di ottenere un’autonomia superiore da un monopattino leggero.
I monopattini ultraleggeri in genere raggiungono una capacità massima della batteria di circa 300 Wh, che assicura circa 12-25 km di autonomia reale a velocità moderate. Spingendo il monopattino più a fondo con partenze a tutto gas e velocità massima, si vedrà che il raggio d’azione scende a 8-20 km.
I monopattini leggeri nella fascia di peso tra 13,5 e 18 kg sono spesso dotati di batterie da 216 a 500 Wh, che portano l’autonomia reale a 14-30 km. Questa capacità supplementare rappresenta una differenza significativa per i tragitti più lunghi o per chi desidera un margine di sicurezza per compiere deviazioni impreviste.
I monopattini leggeri più pesanti possono ospitare batterie da 270-700 Wh e avvicinarsi all’autonomia dei modelli di grandi dimensioni, pur mantenendo una relativa portabilità. Ma è qui che si inizia davvero a sentire il peso durante il trasporto.
Il posizionamento della batteria conta
La posizione della batteria influisce sia sulla maneggevolezza che sulla portabilità. Le batterie montate sulla pedana mantengono basso il baricentro, migliorano la stabilità e semplificano il trasporto del monopattino ripiegato. Le batterie montate sullo stelo del manubrio possono appesantire il monopattino, sbilanciandolo nella parte superiore, e rendendolo scomodo da ripiegare.
In alcuni monopattini leggeri le batterie sono suddivise oppure le celle sono posizionate in più punti per ottimizzare la distribuzione del peso.. Questo tipo di design comporta un costo aggiuntivo, ma fa una notevole differenza nella sensazione di guida e nel comfort di trasporto del monopattino.
Considerazioni sulla ricarica
Le batterie più piccole si ricaricano più rapidamente: un vero vantaggio dei monopattini leggeri. Mentre la ricarica di un monopattino di normali dimensioni può richiedere 6-8 ore, molti modelli leggeri si ricaricano in 3-5 ore. Alcuni modelli ultraleggeri si ricaricano completamente in 2-3 ore.
Le opzioni di ricarica rapida sono meno comuni sui monopattini leggeri, poiché i sistemi di gestione della batteria sono solitamente più semplici. Tuttavia, i tempi di ricarica più brevi consentono di ricaricare in modo agevole nel corso della giornata lavorativa o tra un’uscita e l’altra.
Compromessi nelle prestazioni
Con i monopattini leggeri, occorre accettare alcune limitazioni nelle prestazioni in cambio della portabilità. La comprensione di questi compromessi aiuta a stabilire aspettative realistiche.
Potenza e accelerazione
I motori nella gamma di potenza compresa tra 250 e 350 W forniscono un’accelerazione adeguata su terreni pianeggianti e possono mantenere velocità accettabili su lievi pendenze. Tuttavia, le salite ripide mettono rapidamente in luce i limiti. Un monopattino leggero apparentemente scattante su terreni pianeggianti potrebbe avere difficoltà a mantenere i 16 km/h affrontando una pendenza del 15%.
Le configurazioni a doppio motore sono rare nei monopattini veramente leggeri a causa dei vincoli di peso. Nei casi in cui vengono installate, i motori sono solitamente più piccoli di quelli che si trovano sui modelli più pesanti. Il risultato è una migliore capacità nell’affrontare le salite rispetto alle alternative con motore singolo, ma comunque limitata rispetto ai monopattini di dimensioni normali.
Nei modelli leggeri, l’accelerazione da fermo tende a essere più graduale. Questo aspetto in realtà migliora la durata della batteria e rende la guida più fluida, ma gli utenti abituati a monopattini potenti potrebbero trovare deludente la risposta del motore.
Realtà della velocità massima
La maggior parte dei monopattini leggeri raggiunge i 24-32 km/h e alcuni che arrivano anche a 32 km/h. Queste velocità sono adatte per le piste ciclabili e il traffico misto, ma possono risultare limitanti sui lunghi tratti rettilinei.
A causa del rapporto peso/potenza inferiore nei monopattini leggeri, la velocità massima spesso diminuisce man mano che la carica della batteria si esaurisce. Uno scooter che raggiunge i 29 km/h a piena carica potrebbe non superare i 20-22 km/h quando la batteria scende al 30%; pertanto è opportuno tenere conto di questo fattore quando si pianificano viaggi più lunghi.
Capacità in salita
In salita, la fisica gioca a sfavore dei monopattini leggeri. Dotati di motori meno potenti abbinati a batterie più piccole, spesso i monopattini leggeri faticano su pendenze superiori al 10-12%. Alcuni modelli ultraleggeri iniziano a rallentare su pendenze anche del 6-8%.
Se il tuo tragitto casa-lavoro prevede salite impegnative, valuta se il risparmio di peso giustifica il compromesso in termini di prestazioni. A volte un monopattino leggermente più pesante e più potente ha più senso rispetto a un modello che ti lascia a piedi a metà salita.
Qualità di guida e comfort
La struttura leggera influisce sulla sensazione di guida del monopattino. Ruote più piccole, sospensioni semplificate e telai con peso ottimizzato forniscono un’esperienza diversa rispetto ai modelli di dimensioni standard.
Dimensioni e tipo di ruote
La maggior parte dei monopattini leggeri impiega ruote da 8-10 pollici per bilanciare la qualità di guida con il peso. Le ruote più piccole consentono di risparmiare peso, ma trasmettono più vibrazioni del fondo stradale e hanno difficoltà a gestire gli ostacoli come crepe o buche.
Le ruote pneumatiche (gonfiate ad aria) offrono la migliore qualità di guida, ma aumentano il peso e i requisiti di manutenzione. Le ruote in gomma piena eliminano le forature, ma rendono la guida più rigida. Alcuni monopattini leggeri scendono a compromessi adottando ruote anteriori piene e ruote posteriori pneumatiche, oppure design a nido d’ape che forniscono una via di mezzo tra le due opzioni.
Sistemi di sospensione
I sistemi di sospensione completi sono rari sui monopattini veramente leggeri a causa dei limiti di peso. Se presenti, le sospensioni sono solitamente molto basilari: semplici molle o blocchi in gomma/elastomero che forniscono una certa ammortizzazione senza sistemi di smorzamento complessi.
Le sospensioni anteriori sembrano più comuni di quelle posteriori nei monopattini leggeri. Una semplice forcella anteriore con smorzamento a molla o a elastomero può migliorare notevolmente il comfort aggiungendo un peso minimo.
Per l’assorbimento degli urti, molti monopattini leggeri si affidano interamente alla pressione delle ruote e ai materiali della scocca. Questa soluzione riduce il peso, ma lascia gli utenti esposti a ogni asperità o imperfezione del fondo stradale.
Pedana ed ergonomia
I monopattini leggeri di solito offrono pedane più piccole per risparmiare peso e migliorare la trasportabilità una volta ripiegati. Una tipica pedana leggera misura 40-50 cm di lunghezza e 15-20 cm di larghezza, rispetto ai 50-60 cm di lunghezza e 20-30 cm di larghezza dei modelli standard.
Le pedane più piccole sono adatti alla maggior parte degli utenti, ma possono risultare anguste nei tragitti più lunghi. La possibilità di cambiare la posizione dei piedi durante la guida diventa più limitata, e questo può causare affaticamento negli spostamenti più lunghi.
Anche la larghezza e l’altezza del manubrio vengono ottimizzate per il peso e la portabilità, piuttosto pensate per il puro comfort. I manubri stretti permettono di risparmiare peso e di compattare le dimensioni una volta che il monopattino viene ripiegato, ma possono risultare meno stabili, soprattutto a velocità più elevate.
Qualità costruttiva nei monopattini leggeri
Ridurre il peso pur mantenendo la robustezza richiede un’attenta progettazione e materiali di qualità. Sapere quali caratteristiche cercare aiuta a distinguere i monopattini leggeri ben realizzati da quelli fragili.
Materiali del telaio
La lega di alluminio (tipicamente 6061) resta lo standard per i telai dei monopattini leggeri, poiché offre un buon rapporto resistenza/peso a un costo ragionevole. I monopattini leggeri di fascia alta possono utilizzare fibra di carbonio o leghe di magnesio per risparmiare ulteriore peso mantenendo la resistenza.
La qualità delle saldature e della realizzazione del telaio è più importante nei monopattini leggeri, poiché c’è meno materiale con cui lavorare. Scegli saldature lisce e uniformi e rinforzi nei punti di stress, ad esempio il meccanismo di ripiegamento e il collegamento dello stelo del manubrio.
Resistenza del meccanismo di ripiegamento
Il giunto del sistema di ripiegamento è il componente più critico di qualsiasi monopattino leggero. È sottoposto a sollecitazioni costanti e deve rimanere ben saldo nonostante le ripetute chiusure e aperture. I meccanismi di qualità utilizzano perni in acciaio, attacchi robusti e tolleranze precise.
I meccanismi di ripiegamento più economici col tempo si allentano e creano oscillazioni nel manubrio che compromettono la sicurezza e la tranquillità di guida. Questo problema è particolarmente evidente nei monopattini leggeri, dove i meccanismi sono sottoposti a rapporti sollecitazioni/materiale più stressanti.
Qualità dei componenti
I monopattini leggeri utilizzano spesso componenti semplificati per risparmiare su peso e costi. È piuttosto comune trovare freni a tamburo al posto dei freni a disco, controlli elettronici di base e sistemi di illuminazione ridotti al minimo. Malgrado tali compromessi siano sensati per ridurre il peso, possono influire sull’affidabilità nel lungo periodo.
Considerazioni sui costi
I monopattini leggeri coprono un’ampia fascia di prezzo, dai modelli economici sotto i 400 euro ai modelli di punta in fibra di carbonio che superano i 1.500 euro. Comprendere cosa determina queste differenze di prezzo aiuta a identificare il miglior rapporto qualità-costo per esigenze specifiche.
Opzioni economiche (300-500 euro)
- Attrezzatura: Motori da 250-350 W e batterie da 144-360 Wh.
- Prestazioni: L’autonomia verificata è compresa tra 11 e 22 km e la velocità massima si attesta tra 21 e 30 km/h.
- Caratteristiche: Display a LED di base, singolo freno meccanico e sistema di illuminazione essenziale.
- Cosa significa: Si spende per la portabilità e la semplicità. I modelli di marca solitamente offrono maggiore affidabilità e l’assistenza post-vendita rispetto ai modelli d’importazione simili, anche quando le prestazioni sono allineate.
Modelli di fascia media (500-800 euro)
- Attrezzatura: Motori da 300-550 W abbinati a batterie da 300-600 Wh.
- Prestazioni: L’autonomia verificata aumenta a 16-30 km e la velocità massima sale a 24-35 km/h.
- Caratteristiche: Cablaggi resistenti alle intemperie, attacchi più robusti per il sistema di ripiegamento, dashboard con app e spesso sospensioni di qualità base.
- Perché la maggior parte degli utenti sceglie questo modello: La potenza sembra notevole, la qualità costruttiva è superiore e le comodità aggiuntive riducono i tempi per la configurazione quotidiana.
Opzioni di punta (oltre 800 euro)
- Attrezzatura: Motori da 350 W a 1.000 W e batterie da 450 W a 770 Wh.
- Prestazioni: L’autonomia testata raggiunge i 24-40 km e la velocità massima è di 30-50 km/h.
- Caratteristiche: Doppio sistema frenante, doppie sospensioni (molla/gomma), ruote pneumatiche e app di guida ottimizzate.
- Quando conviene: Se ti occorre velocità e distanza, ma desideri comunque un monopattino con peso inferiore ai 20 kg da trasportare quando necessario, e intendi spendere di più per design e materiali avanzati.
Considerazioni sulla sicurezza per i monopattini leggeri
La leggerezza della costruzione può influire in maniera sottile sulla sicurezza. Comprendere queste implicazioni aiuta gli utenti a prendere decisioni informate e adottare strategie di guida appropriate.
Stabilità e maneggevolezza
I monopattini più leggeri generalmente risultano meno stabili e stabili rispetto ai modelli più pesanti, in particolare a velocità più elevate o in condizioni di vento. La massa ridotta diminuisce lo slancio per smussare piccole asperità e irregolarità del fondo stradale.
Queste limitazioni non rendono i monopattini leggeri intrinsecamente pericolosi, ma ne modifica l’esperienza di guida. Gli utilizzatori devono spesso adattare la propria tecnica, mantenendo un controllo più attivo ed evitando movimenti bruschi che potrebbero mettere a repentaglio l’equilibrio.
Prestazioni di frenata
I monopattini leggeri in genere utilizzano sistemi frenanti più semplici, ad esempio i freni a tamburo singolo o a disco, combinati con la frenata rigenerativa. Benché adeguati al livello di prestazioni del monopattino, questi sistemi richiedono spazi di arresto più lunghi rispetto alle configurazioni con doppio disco presenti sui modelli più pesanti.
Il peso ridotto aiuta in qualche modo in frenata, poiché la massa da arrestare è inferiore, ma gli utenti devono comunque prevedere spazi di arresto maggiori ed evitare frenate brusche, quando possibile. Un azionamento delicato e progressivo del freno funziona meglio con la maggior parte dei sistemi frenanti dei monopattini leggeri.
Considerazioni relative alle condizioni meteo
I monopattini più leggeri sono maggiormente influenzati dal vento e dalle condizioni meteorologiche. I venti trasversali, che si percepiscono a malapena su un monopattino pesante, possono richiedere correzioni costanti dello sterzo su un modello leggero. La pioggia pone ulteriori sfide, poiché molti monopattini leggeri offrono un livello minimo di resistenza e impermeabilità all’acqua.
La maggior parte dei monopattini leggeri ha un grado di protezione IPX4 o IPX5, che fornisce protezione dagli spruzzi d’acqua, ma non dalla pioggia battente. La combinazione di peso ridotto, frenata semplificata e protezione minima dalle intemperie rende particolarmente impegnativa la guida in condizioni meteo avverse. Gli acquirenti devono inoltre ricordare che gran parte dei monopattini di questa categoria è dotata di configurazioni con ruote piene, la cui trazione è compromessa sulle superfici bagnate.
Prendere la decisione
Scegliere il monopattino leggero giusto richiede un’onesta valutazione delle priorità e delle condizioni di guida. Il modello perfetto bilancia peso, prestazioni e funzionalità, adattandosi a specifici casi d’uso.
Valutazione delle priorità
Inizia classificando le tue priorità:
- Il peso è la priorità assoluta o puoi accettare qualche chilo in più per ottenere prestazioni migliori?
- Ti occorre la massima autonomia o ritieni più importante la portabilità?
- Guidi in tutte le condizioni meteo o puoi limitare l’uso al bel tempo?
Priorità diverse portano a scelte ottimali differenti. Un utente che trasporta a mano solo occasionalmente il proprio monopattino può accettare un peso maggiore in cambio di prestazioni migliori, mentre chi affronta scale ogni giorno deve dare priorità alla riduzione assoluta del peso.
Prova su strada
Se possibile, fai una prova su strada prima di effettuare l’acquisto. I monopattini leggeri sono diversi dai modelli di dimensioni normali e le preferenze personali giocano un ruolo importante in termini di comfort e sicurezza. Presta attenzione alla stabilità, alla sensibilità dei freni e alle caratteristiche generali di maneggevolezza.
Prova più volte il meccanismo di ripiegamento per assicurarti che sia intuitivo e robusto. Valuta la sensazione che senti trasportando a mano il monopattino chiuso e cerca di capire se la distribuzione del peso si adatta al tuo stile di trasporto.
Considerazioni a lungo termine
Oltre alle prestazioni iniziali, valuta come il monopattino soddisferà le tue esigenze nel tempo. La capacità della batteria si riduce gradualmente, quindi un monopattino con un’autonomia appena sufficiente da nuovo potrebbe diventare insufficiente dopo uno o due anni di utilizzo.
Considera anche in che modo le tue esigenze potrebbero cambiare. Un monopattino oggi perfetto per brevi spostamenti potrebbe diventare inadeguato se cambi lavoro o ti trasferisci in una zona più collinare. Aggiungere un po’ di margine alle prestazioni aiuta a garantire la soddisfazione nel lungo periodo.
Abbinamento del monopattino al caso d’uso
La scelta del miglior monopattino leggero dipende interamente da come prevedi di utilizzarlo. Scenari diversi suggeriscono compromessi diversi nell’equilibrio tra peso e prestazioni.
Spostamenti in zone urbane
Per gli spostamenti quotidiani in città, dai priorità all’affidabilità e alle costanza delle prestazioni rispetto alla massima portabilità. Un monopattino nella fascia di peso tra 16 e 18 kg con una batteria da oltre 500 Wh può gestire tragitti più lunghi pur rimanendo maneggevole per il trasporto occasionale.
Valuta il tuo percorso tipico: in caso di traffico a singhiozzo, prediligi una buona accelerazione; per le salite, scegli una potenza adeguata e per affrontare le distanze più lunghe equipaggiati con una capacità superiore della batteria. I pendolari urbani traggono anche il massimo beneficio da caratteristiche come luci integrate, resistenza alle intemperie e robusti meccanismi di ripiegamento che semplificano l’uso quotidiano.
Trasporto multimodale
Chi usa il monopattino con treni, autobus o auto ha bisogno della massima portabilità. I monopattini ultraleggeri sotto i 13,5 kg sono la soluzione migliore in questo caso, anche se l’autonomia e la potenza sono limitate. La possibilità di trasportare e riporre facilmente il monopattino è più importante delle prestazioni.
I meccanismi di ripiegamento rapidi e le dimensioni compatte diventano importanti per il trasporto multimodale. Quando devi prendere un treno i secondi contano e le dimensioni da chiuso determinano se il monopattino entra nei vani portaoggetti o può essere riposto sotto i sedili.
Uscite ricreative
Gli utenti del fine settimana e gli utilizzatori ricreativi possono dare priorità a caratteristiche che aumentano il divertimento: sospensioni migliori, ruote più grandi o velocità massime più elevate. I monopattini leggeri lievemente più pesanti di solito offrono una guida più coinvolgente, pur rimanendo abbastanza portabili da poter essere trasportati in auto.
Vita in appartamento
Chi vive in un appartamento in città spesso si trova ad affrontare molteplici sfide, tra cui scale, spazi di stoccaggio limitati e normative edilizie restrittive in materia di ricarica in ambienti interni. I monopattini leggeri risolvono tutti questi problemi perché sono facili da trasportare, da riporre in modo compatto e da ricaricare in sicurezza all’interno.
Per chi abita in un appartamento, le dimensioni da chiuso contano tanto quanto il peso. Un monopattino che da ripiegato può stare in un armadio o sotto il letto offre enormi vantaggi rispetto ai modelli che richiedono uno spazio di rimessaggio dedicato.