La telecamera della mia porta d’ingresso ha resistito a due inverni rigidi e a temperature estive di 35°C, ma l’esposizione ai raggi UV ha lentamente trasformato l’alloggiamento della telecamera da nero a grigio. Il mio lavoro da ingegnere nel settore dei sistemi HVAC mi ha aiutato a individuare le vere cause di guasto che i produttori non rivelano, ovvero: la condensa all’interno delle unità sigillate, l’espansione termica che allenta i supporti e i cambiamenti stagionali della luce che possono rendere inutile il rilevamento di movimento.
Questa guida affronta le considerazioni specifiche relative agli ambienti esterni che i consigli generali sulle telecamere di sicurezza tralasciano. Tratterò le specifiche tecniche importanti per le installazioni esterne, le realtà che riguardano la resistenza alle intemperie, che ho scoperto attraverso tentativi ed errori e il motivo per cui il mio prossimo passaggio alle telecamere UniFi cablate deriva dai limiti che ho riscontrato con i sistemi wireless per esterni. Per nozioni di base più generali sulle telecamere di sicurezza, come le panoramiche sui marchi e gli standard di risoluzione base, consulta la nostra guida principale.
Caratteristiche fondamentali per le prestazioni delle telecamere da esterno
Le telecamere per esterni devono affrontare esigenze tecniche che i modelli per interni non incontrano mai, dall’esposizione a condizioni climatiche estreme alle difficoltà di identificazione su lunghe distanze.
Risoluzione video per identificazione all’aperto
L’installazione di telecamere per esterni mi ha insegnato che i requisiti di risoluzione differiscono notevolmente rispetto all’uso in ambienti interni. La mia videocamera per campanello Ring 1080p identifica chiaramente i volti a 3,5 metri di distanza, ma ha difficoltà a riconoscere le targhe oltre i 6 metri, anche con buona luminosità. L’aggiornamento a 4K sembra allettante, finché non ci si rende conto che triplica il consumo di banda e scarica le batterie il 40% più velocemente, secondo la mia esperienza.
Lo zoom digitale diventa inutile all’aperto, dove è necessario identificare soggetti a lunghe distanze. Le mie telecamere Ring utilizzano uno zoom digitale che si limita ad ingrandire i pixel, quindi un volto irriconoscibile a 9 metri di distanza non diventerà magicamente nitido quando si ingrandisce l’immagine. La compressione aggrava questo problema: la codifica H.264 elimina i dettagli per ridurre le dimensioni del file per la trasmissione del wireless, facendo apparire i soggetti distanti come macchie pixelate.
Portata e prestazioni della visione notturna
Le prestazioni della visione notturna differiscono notevolmente tra un modello da esterno e l’altro. In più il numero di LED non fornisce alcuna indicazione sulla portata effettiva. Le mie telecamere Ring Floodlight dichiarano una visione notturna di 9 metri con otto LED infrarossi, ma riesco a ottenere immagini identificabili solo entro i 6 metri. Oltre quella distanza, i volti diventano sagome scure su sfondi sgranati.
Il posizionamento dei LED, conta di più rispetto al numero dei LED. Quando le luci a infrarossi circondano l’obiettivo, si ottiene un’illuminazione uniforme. Quando sono raggruppate su un lato, si ottengono punti caldi e ombre scure. La visione notturna a colori funziona benissimo nelle demo su YouTube, ma non funziona affatto nel buio reale. Ha bisogno di lampioni della luce o luci esterne per funzionare, rendondola inutile nell’oscurità totale.
Indici di resistenza agli agenti atmosferici
Le classificazioni IP delle telecamere da esterno hanno meno importanza rispetto alla posizione di montaggio e alla qualità dell’installazione. Le mie telecamere Ring IP65 hanno resistito perfettamente a tre inverni sotto le sporgenze del tetto. Invece, ho visto unità IP67 guastarsi quando installate in punti a esposizione diretta alle intemperie. Le classificazioni presuppongono che avvenga un’installazione perfetta con connessioni adeguatamente sigillate, cosa che raramente accade in ambienti esterni reali.
Le temperature estreme danneggiano le telecamere più velocemente dell’acqua. Tre estati di esposizione diretta al sole hanno reso fragili gli alloggiamenti delle mie telecamere e l’ondata di freddo dello scorso inverno ha causato la formazione di condensa all’interno di un’unità, nonostante il suo grado IP65. Il calore scoglie anche gli adesivi di montaggio. Una staffa del pannello solare nella mia vecchia casa si è allentata durante un’ondata di caldo di 38°C. Ha reso le riprese mosse fino a quando non l’ho sostituita con elementi di fissaggio meccanici.
Considerazioni tecniche specifiche per l’uso all’aperto
Le specifiche tecniche che sono importanti in ambienti interni, diventano secondarie rispetto ai fattori ambientali quando le telecamere sono costantemente esposte all’ambiente esterno.
Campo visivo per copertura esterna
Gli obiettivi grandangolari creano più problemi all’esterno di quanti ne risolvano. Le mie telecamere Ring hanno un campo visivo di 110 gradi, che sembra ampio finchè non ci si rende conto che i volti diventano irriconoscibili oltre i 70 gradi dal centro, a causa della distorsione dell’obiettivo.
Ho riposizionato due volte la mia telecamera della porta d’ingresso, cercando di inquadrare sia il portico che l’ingresso del viaIetto, ma la mia cassetta della posta crea comunque un punto cieco bloccando parte della vista della strada. Più telecamere con campi visivi più ristretti offrono una migliore capacità di identificazione rispetto a un numero inferiore di un’unita con grandangolo, anche se il costo inziale è più elevato.
IA per il rilevamento del movimento in ambienti esterni
La rilevazione avanzata basata sull’intelligenza artificiale distingue le telecamere esterne realmente efficaci da quelle che generano troppe notifiche inutili. Le mie videocamere Ring combinano sensori di calore PIR con la visione artificiale, eliminando i falsi allarmi causati dal passaggio di automobili, dal movimento degli alberi e dai cambiamenti di illuminazione che affliggono i sistemi di rilevamento del movimento di base.
Il rilevamento delle persone tramite IA funziona bene durante le ore diurne, ma ha delle difficoltà dopo il tramonto. Tuttavia, ricevo ancora occasionalmente degli avvisi causati da procioni che il sistema scambia per persone. Per di impostare correttamente le zone di movimento sono stati necessari dei mesi di messa a punto, al fine di escludere l’estremità più lontana del mio vialetto, dove il traffico avrebbe scarico le batterie con registrazioni costanti.
Soluzioni di alimentazione per installazioni all’esterno
Le telecamere da esterno alimentate a batteria sembrano comode finché non arriva l’inverno. Le mie telecamere Ring nella mia vecchia casa, con un’autonomia di sei mesi per ricarica, duravano quatto mesi in primavera e in autunno, tre mesi nel calore estivo e appena due mesi quando le temperature scendevano sotto lo zero.
I pannelli solari aiutano, ma non sono la soluzione magica che i produttori sostengono essere. Nell’Idiana settentrionale hanno funzionato bene da aprile a settembre, ma hanno a malapena mantenuto il livello delle batterie durante le brevi giornate invernali, spesso nuvolose. Per le postazioni esterne ad alto traffico, l’utilizzo di cavi elettrici a bassa tensione si rivela più affidabile rispetto all’affidarsi alle prestazioni di ricarica solare.
Archiviazione e connettività per la sicurezza esterna
Le telecamere per esterni richiedono una gestione dei dati robusta poiché non possono fare affidamento su condizioni di rete interne controllate. Inoltre, sono esposte a un rischio maggiore di manomissione o danneggiamento.
Archiviazione locale o su cloud per telecamere da esterno
L’archiviazione su cloud diventa un problema per le telecamere da esterno che devono funzionare in caso di interruzioni della connessione internet e potenziali manomissioni da parte di terzi. Le mie telecamere Ring sono diventate completamente inutili durante un’interruzione di sei ore della connessione internet.
Non potevano registrare localmente, inviare avvisi o consentire la visualizzazione in diretta nonostante avessero alimentazione e connessione perfette al mio router. L’archiviazione locale tramite sistemi NVR o schede SD offre una registrazione di backup quando la connettività viene meno. Tuttavia, la maggior parte delle videocamere wireless da esterno spinge verso abbonamenti mensili al cloud, perché la configurazione dell’archiviazione locale compromette il loro fascino plug-and-play.
Requisiti di rete per telecamere da esterno
Quando posizionerai le telecamere esterne, dovrai scegliere tra una buona copertura di sicurezza e un potente segnale Wi-Fi.
- Limiti della portata del Wi-Fi: le pareti esterne e i materiali da costruzione riducono la potenza del segnale del 30-50% rispetto alle installazioni interne;
- Conflitto nell’utilizzo della larghezza di banda: più telecamere esterne che registrano contemporaneamente, possono sovraccaricare la velocità di upload tipica delle connessioni domestiche durante le ore di punta;
- Soluzioni di rete mesh: ho aggiunto un punto di accesso Wi-Fi nel mio garage appositamente per la mia telecamera distante, risolvendo così i problemi di connettività che affliggevano l’installazione iniziale;
- Test della velocità di upload: verifica la velocità effettiva di upload in ciascuna posizione prevista per le telecamere, non solo la velocità di download. Molti piani internet hanno una larghezza di banda asimmetrica che influisce sulla qualità della registrazione;
- Pianificazione della congestione di rete: le mie telecamere registrano bene durante il giorno, ma tra le 19:00 e le 22:00 quando la mia famiglia guarda dei video in streaming, la qualità delle immagini si riduce a quella di una presentazione.
Installazione e montaggio per uso esterno
L’installazione di telecamere all’aperto richiede soluzioni di montaggio permanenti in grado di resistere a condizioni climatiche estreme e potenziali tentativi di manomissione.
Gli accessori di montaggio diventano il punto debole nella maggior parte delle installazioni all’aperto. Durante la prima tempesta, gli ancoraggi di plastica inclusi con le telecamere sono stati scardinati dal muro costruito in blocchi di cemento del mio garage. Ciò mi ha insegnato che il montaggio all’aperto necessita di accessori resistenti.
Il cemento e i mattoni richiedono punte da muratore e tasselli ad espansione, mentre i rivestimenti in vinile necessitano di piastre di supporto per distribuire correttamente il peso. Prima dell’installazione definitiva, testo la resistenza del supporto. Una telecamera che resiste alla pressione delle mani non è in grado di sopportare i carichi del vento o l’espansione termica.
Il posizionamento strategico bilancia la copertura di sicurezza con i vincoli di installazione. Il mio errore più grande è stato installare prima le telecamere nei punti migliori per la sicurezza, per poi scoprire che il segnale Wi-Fi era debole e causava costanti disconnessioni. Ho aggiunto un punto di accesso Wi-Fi più vicino alle telecamere che riscontravano problemi, invece di accettare angoli di copertura compromessi.
L’installazione professionale è consigliabile per telecamere montate in alto o in aree con connessione Wi-Fi difficoltosa. Gli installatori chiedono circa 85 €-170 € per telecamera, ma forniscono ancoraggi adeguati, competenze in materia di impermeabilità e copertura assicurativa che le polizze dei proprietari di immobili escludono.
La gestione dei cavi resistenti alle intemperie previene futuri problemi di manutenzione. Anche le telecamere wireless necessitano di connessioni di alimentazione resistenti alle intemperie per i modelli cablati o pannelli solari. Ho applicato del sigillante in silicone attorno a ogni punto di ingresso dei cavi dopo aver scoperto danni causati dall’acqua all’interno della mia prima staffa di montaggio.
Integrazione e funzioni intelligenti
Le telecamere da esterno funzionano al meglio quando si integrano senza intoppi con I dispositivi smart già presenti in casa e con il sistema di sicurezza esistente.
Integrazione della Smart Home per la sicurezza esterna
La compatibilità con le smart home diventa più importante per le telecamere da esterno, poiché spesso attivano risposte automatiche come luci e allarmi. Le mie telecamere Ring si integrano bene con Alexa, visualizzando automaticamente le immagini in diretta su Echo Show quando viene rilevato un movimento, ma non funzionano altrettanto bene con gli ecosistemi Google o Apple.
La qualità dell’audio bidirezionale varia notevolmente da una marca all’altra. Gli altoparlanti di Ring funzionano bene per intimidire i ladri di pacchi, mentre i modelli più economici producono un suono metallico che è difficilmente comprensibile all’aperto, dove il vento e il traffico creano del rumore di sottofondo.
Considerazioni sull’ecosistema del marchio
Le aziende produttrici di telecamere ti intrappolano nei loro ecosistemi, rendendo il passaggio a un altro marchio costoso e complicato.
Ring ti obbliga a utilizzare i dispositivi Alexa ed Echo di Amazon, mentre l’aggiornamento UniFi che ho in programma funzionerà con Home Assistant per un’automazione complessa che la maggior parte delle persone non configurerà. I requisiti di abbonamento incidono maggiormente sulle telecamere esterne, poiché sono necessarie più unità per coprire la proprietà, rendendo rapidamente costose le tariffe per telecamera.
Analisi del budget e del valore
La spesa per le telecamere da esterno va ben oltre il prezzo di listino, poiché l’esposizione agli agenti atmosferici aumenta la frequenza di sostituzione e i costi di abbonamento si moltiplicano per le diverse unità necessarie a coprire la proprietà. Il mio sistema Ring è costato 1032 € in tre anni, mentre l’aggiornamento UniFi che sto programmando costa 1290 € iniziali, ma elimina del tutto i canoni mensili.
L’installazione professionale aggiunge circa 85 € -170 € per telecamera per il montaggio all’esterno, ma include un’adeguata protezione dalle intemperie e una copertura assicura che le installazioni “fai da te” non offrono. I sistemi senza abbonamento richiedono maggiori competenze tecniche e un investimento iniziale, ma si ripagano entro 18-24 mesi se si è in grado di gestire autonomamente la configurazione della rete.
Errori comuni nelle telecamere da esterno
Di seguito alcuni errori che mi sono costati tempo, denaro o copertura della sicurezza durante i miei tre anni di esperienza con le telecamere per esterni.
- Sottovalutare la portata del Wi-Fi attraverso le pareti esterne: la posizione della telecamera nel mio garage sembrava perfetta per la copertura, ma subiva continue disconnessioni finché non ho aggiunto un punto di accesso dedicato;
- Impostazioni di sensibilità al movimento eccessivamente elevate: ho aumentato la sensibilità, pensando che più avvisi significassero maggiore sicurezza. Alla fine però ho ricevuto più di 50 notifiche al giorno da ombre e insetti che mi hanno portato a ignorare completamente l’app;
- Ignorare le variazioni stagionali delle prestazioni della batteria: ho pianificato gli interventi di manutenzione in base alla durata delle batterie durante l’estate, ma poi mi sono ritrovato con le telecamere scariche durante l’inverno, quando il consumo delle batterie è raddoppiato;
- Montaggio delle telecamere troppo in alto per il riconoscimento facciale: la telecamera nel mio giardino laterale, posizionata a 3,6 metri di altezza, riprende ottime immagini panoramiche della proprietà, ma non è in grado di identificare i volti con sufficiente chiarezza per i rapporti della polizia;
- Supporre che i pannelli solari funzionino tutto l’anno: ho installato i pannelli solari in estate, pensando di aver risolto per sempre il problema della manutenzione delle batterie, solo per scoprire che funzionano a malapena durante le brevi giornate invernali;
- Non testare la qualità della registrazione durante le ore serali: le mie telecamere funzionano bene tutto il giorno, poi tra le 19:00 e le 22:00, quando la mia famiglia inizia a guardare Netflix in streaming, le riprese diventano instabili e confuse.
Come scegliere il sistema di telecamere per esterni più adatto alla tua casa
Scegli le telecamere da esterno in base alle tue esigenze tecniche e in base ai tuoi piani a lungo termine. Desideri un’installazione semplice senza preoccuparti dei costi mensili? Ring o Arlo funzionano in modo affidabile per la maggior parte delle persone, anche se dovrai pagare costi di abbonamento che superano il prezzo dell’hardware nel giro di pochi anni.
Se sei disposto a investire del tempo nell’apprendimento, sistemi come Reolink o UniFi offrono un miglior rapporto qualità-prezzo e un maggiore controllo della privacy, ma preparati a dedicare uno o due fine settimana alla risoluzione dei problemi, alla configurazione della rete e all’impostazione delle funzioni avanzate.
Inizia con un numero di telecamere inferiore a quello che ritieni necessario, provale in diverse stagioni e condizioni meteorologiche, quindi ampliale una volta compreso cosa funziona meglio nella tua proprietà. Il mio sistema Ring ha svolto la sua funzione come soluzione di sicurezza rapida, ma dopo tre anni di costi di abbonamento e limitazioni dell’ecosistema, passerò presto alla configurazione UniFi, più complessa ma in definitiva più efficiente.
Le telecamere che richiedono un abbonamento ti consentono di essere operativo in poco tempo con il minimo sforzo tecnico. Invece, i sistemi di rete fai da te richiedono un impegno maggiore ma offrono prestazioni migliori a lungo termine e il pieno controllo dei tuoi dati.